Siamo tornati dalla missione di Riccione. Il mare agitato del nostro cuore, scosso dalle emozioni forti e dalle esperienze profonde dei giorni di missione lascia spazio alla bonaccia della contemplazione, a quel mariano meditare per custodire volti, nomi, preghiere, pianti, risate, speranze… Un bagaglio di vita raccolto sulle strade e le spiagge di Riccione.
Nemmeno 24 ore dal rientro a casa e subito la notizia di cronaca: ragazza stuprata dal branco in una discoteca a Riccione. Che brutta immagine che ci fa Riccione stessa e i giovani che la frequentano! E pensare che in missione abbiamo incontrato anche chi ci accusava di disturbare la quiete pubblica perché andavamo sotto gli ombrelloni a scambiare due parole in serenità, senza ovviamente mai obbligare nessuno ad accoglierci. Addirittura abbiamo ricevuto minacce di sanzioni. Difficile pensare che sotto non ci siano motivazioni ideologiche..Evidentemente l’immagine di chi con un sorriso condivide gioia e speranza attira meno delle notizie di cronaca nera. Evidentemente far sapere al mondo che nella settimana di ferragosto ci sono giovani che lottano in prima fila per un mondo migliore, senza indignarsi, senza violenze, senza polemiche, ma semplicemente sporcandosi le mani con l’umanità dei propri coetanei, è una notizia che dà fastidio a qualcuno. Continua a leggere »